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Archivio Quirino De Giorgio
Complesso e cinema San Marco, Mestre (VE), 1962-1963
Quirino De Giorgio
Fondo Quirino De Giorgio
Il complesso fu costruito dal 1962 al 1963 in Viale San Marco a Mestre su una direttrice, che dal centro storico di Mestre porta a San Giuliano verso la laguna, destinata ad accogliere una crescita edilizia e demografica frenetica e disordinata che accompagnerà la città fino agli anni Settanta. Dapprima progettato come “Complesso Marco Polo” con albergo, cinema, ristorante e grandi magazzini, fu commissionato a De Giorgio dalla famiglia Furlan, storici impresari cinematografici di Mestre. Già proprietari del Corso, del Marconi e dello storico Excelsior investirono proprio sulla crescita di pubblico dotando il San Marco del nuovo sistema per immagini a grandi dimensioni Cinerama, primo e unico cinema della provincia ad averlo, il secondo cinema di Mestre con i suoi 679 posti e uno schermo di 15 metri. La generosa gradinata esterna connette il piano stradale con l’ingresso rialzato conferendo monumentalità e valenza pubblica all’intervento. Nel 2006 la crisi dei cinema mono sala fa chiudere il San Marco.
01 — Assonometria, china su lucido
02 — Prospetto, matita su lucido
03 — Foto degli interni e della sala cinematografica, stampa fotografica in b/n
04 — Schizzo di prospettiva, cartolina
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO QUIRINO DE GIORGIO
Cinema Mantegna, Camisano Vicentino (VI), 1963-1967
Quirino De Giorgio
Fondo Quirino De Giorgio
Il Cinema “Mantegna”, con la sua caratteristica facciata “a ponte” e 775 posti a sedere, fu costruito dal 1963 al 1967 in Piazza XXIX aprile a Camisano Vicentino, andando a costituire parte del fronte urbano porticato e commerciale al centro del paese. Dal 1984 al 1987 fu ristrutturato e trasformato dallo stesso De Giorgio in “Galleria Mantegna”: al centro del piano terra una galleria affiancata da negozi ed uno spazio polivalente sostituirono così la platea e la sala cinematografica con l’inserimento di due scale elicoidali in ferro al servizio dei negozi al primo piano. L’intuizione della facciata “a ponte”, più volte rivista negli schizzi iniziali da De Giorgio, testimonia la ricerca per una “pubblica attrazione” sostenuta da due pilastri in calcestruzzo rastremati alla base e poggianti su basi di acciaio.
La parte superiore, rivestita di piastrelle nere sagomate, è stata rivista nel corso della ristrutturazione degli anni ‘80 con l’inserzione di un’ampia finestra a nastro che ne alleggerisce il volume.
01 — Prospetto, stampa fotografica in b/n
02 — Schizzo, pennarello su carta
03 — Schizzo del progetto, pennarello su lucido
04 — Schizzo del progetto, pennarello su lucido
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO QUIRINO DE GIORGIO