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SPORT E SALUTE
Ufficio Beni Storici Culturali e Documentari
Roma 1960. I nuovi impianti Olimpici
I sei impianti di nuova costruzione realizzati per i Giochi della XVII Olimpiade del 1960 a Roma ospitarono la massima parte delle gare del programma dei Giochi.
Collocati a nord e a sud della Capitale gli impianti erano: Stadio Olimpico, Stadio del Nuoto, Stadio Flaminio, Palazzetto dello Sport, Palazzo dello Sport e Velodromo.
Palazzetto dello Sport
Fondo Archivio Storico CONI
L’impianto multifunzione collocato nel cuore del quartiere Flaminio alle porte del villaggio olimpico fu ideato dall’arch. Annibale Vitellozzi e dall’ingegner Pierluigi Nervi e fu costruito in soli 14 mesi. Notevole pregio la copertura che appare come una calotta perfettamente gonfiata e pronta a sollevarsi, se non fosse trattenuta a terra da 36 cavalletti radiali inclinati, tra cui le antenne divergenti si muove morbido il bordo festonato.
01 — Planimetria Generale, Roma, 1957, stampa fotografica in b/n
02 — Interno, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
03 — Prospetto, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI
Palazzo dello Sport
Fondo Archivio Storico CONI
Impianto sportivo coperto noto anche come Pala Sport e Pala Eur dal nome del quartier in cui è situato, fu progettato dall’ingegnere Pierluigi Nervi e dall’arch. Marcello Piacentini con la collaborazione degli architetti Annibale Vitellozzi ed Ezio Cosolo. Edificio di forma circolare del diametro massimo di poco meno di 100 metri realizzato in cemento armato. La copertura prende la forma di una calotta sferica, completano l’opera virtuosa l’andamento curvilineo delle gradinate, l’inclinazione dei pilastri di sostegno e una copertura frontale di cristallo a facciata continua che conferisce al manufatto la sua tipica forma cilindrica.
01 — Planimetria generale, Roma, 1957, elaborato grafico
02 — Sezione, Roma, 1957, elaborato grafico
03 — Intradosso copertura, Roma 1957, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI
Stadio del Nuoto
Fondo Archivio Storico CONI
Per lo Stadio del Nuoto fu richiamato uno degli autori del Foro Italico degli anni 30, l’architetto Enrico Del Debbio che riprese in mano la sua proposta del 1937 e insieme ad Annibale Vitellozzi progettò il complesso delle piscine esterne, note come Stadio del Nuoto, presso il Parco del Foro Italico. Il complesso delle piscine esterne fu suddiviso in due zone: la prima comprendeva gli impianti di gara con i relativi servizi e le gradinate per il pubblico e la seconda quelli inerenti alla scuola nuoto. Tra le due zone fu sistemato un corpo di fabbrica comprendente i servizi come bar, ristoranti, palestra e locali tecnici.
01 — Vista dall’alto CONI, Foro Italico, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
02 — 
Vista da nord, Foro Italico, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
03 — 
Trampolini tuffi, Foro Italico, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI
Stadio Flaminio
Fondo Archivio Storico CONI
Fu edificato nella stessa area dell’antico Stadio Nazionale, a nord di Roma nel quartiere Parioli. L’opera iniziata il primo luglio 1957 fu portata a termine nella primavera del 1959 dagli ingegneri Antonio e Pierluigi Nervi. Impianto sportivo polivalente, oltre il campo di calcio comprendeva quattro palestre per la lotta, sollevamento pesi, ginnastica e pugilato e una piscina coperta. La struttura in cemento armato ospita nella zona centrale della tribuna una pensilina prefabbricata che si poggia su pilastri inclinati e aggetta di ben 14 metri.
01 — Planimetria generale, Roma, 1958, elaborato grafico
02 — 
Sezione traversale, Roma, 1957, elaborato grafico
03 — 
Cantiere, Roma, 1958, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI
Stadio Olimpico
Fondo Archivio Storico CONI
Nel dicembre del 1950 ebbero inizio i lavori di trasformazione dello stadio dei Centomila prima ancora dei Cipressi nello Stadio Olimpico. I lavori furono affidati all’architetto Cesare Valle e all’ingegner Carlo Roccatelli che però dopo solo un anno venne a mancare e prese il suo posto l’arch. Annibale Vitellozzi. Il nuovo Stadio cosiddetto Olimpico presentava una pianta ovoidale simmetrica rispetto gli assi. Il piano di gioco più basso del piano stradale. La capacità degli spettatori era di 55000 seduti e 25000 in piedi per un totale di 80000 spettatori. L’impianto fu inaugurato il 17 maggio del 1953 con l’arrivo della tappa Napoli-Roma del 36esimo Giro d’Italia e con la partita di calcio Italia-Ungheria che si concluse con 3-0 per gli ospiti. In occasione di Roma 60 furono effettuati diversi adeguamenti per le gare olimpiche.
01 — Vista da Villa Madama, Foro Italico, Roma 1953, stampa fotografica in b/n
02 — Pensilina radiocronisti, Foro Italico, Roma 1953, stampa fotografica in b/n
03 — Postazione radiocronisti, Foro Italico, Roma 1953, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI
Velodromo
Fondo Archivio Storico CONI
Situato nel quadrante sud orientale del quartiere Eur in un lotto di forma trapezoidale fu realizzato dagli architetti Cesare Ligini e Silvano Ricci e dall’ingegnere Dagoberto Ortensi che risultarono vincitori di un concordo indetto dal CONI. Fu particolarmente innovativa la soluzione individuata per garantire visibilità e agibilità da ogni posto a sedere variando costantemente l’andamento longitudinale delle gradinate in modo da mantenerlo in linea con la pista in legno.
01 — Pianta generale fondazioni, Roma, 1957, elaborato grafico
02 — Vista, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
03 — Vista da pensilina, Roma, 1959, stampa fotografica in b/n
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © ARCHIVIO STORICO CONI